CARCERE DI BOLLATE, istituto penitenziario di Milano e Metodo GRINBERG un passo verso il benessere
Il progetto con il Carcere di Bollate, istituto penitenziario di Milano e il Metodo Grinberg è iniziato nel 2015, coinvolge diversi detenuti e alcuni professioni del Metodo Grinberg.
Ha l’obiettivo di favorire un cambiamento verso il benessere ed un’esperienza che coinvolga il corpo e la mente. E’ un percorso di crescita e trasformazione a 360 gradi di tutte le persone coinvolte .
Due importanti progetti che si sostengono e supportano a vicenda: il corso Footwork di Avi Grinberg e il corso Stopping Movement rivolti ai detenuti.
I temi trattati della libertà personale trovano un’enfasi particolare all’interno della struttura ma accomunano tutti gli esseri umani: la libertà nel rispetto della libertà altrui.
Fermare il proprio dialogo interiore, prestare più attenzione al proprio corpo e alla realtà circostante fanno parte di questa libertà e di un ascolto che consente di sviluppare le proprie qualità personali, per passare dall’” usare il proprio corpo” ad “ascoltare il proprio corpo”.
Nel corso affrontiamo in una dinamica di movimento e di esperienza fisica i temi: della paura di uscire dai propri schemi mentali e fisici, il rilassamento di tensioni e sforzi inutili, la concentrazione, la percezione di sè e dello spazio anche nella relazione con gli altri, la respirazione.
CORSO FOOTWORK
I partecipanti si alternano dal ruolo di “cliente” a quello di operatore” per arricchire la propria esperienza di nuovi punti di riferimento.
Footwork di Avi Grinberg
Imparano ed insegnano attraverso il tocco e l’attenzione a mappare un piede e a eseguire tecniche sul piede che consentono di: rilassare il corpo, sciogliere le tensioni, respirare. Lo scambio naturale e semplice dei ruoli consente di rafforzare la fiducia in se stessi, acquisire più chiarezza, determinazione, volontà, energia. Uno degli insegnamenti di base è l’imparare a non essere occupati con l’immagine che si vuole dare di se stessi agli altri ma poter spostare la propria attenzione all’ascoltarsi e all’ascoltare. Questa è la premessa necessaria per acquisire il rispetto di sè stessi e degli altri.